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.Mettiti addosso qualcosa!!!! Grida all'improvviso quando Grisia gli si avvicina. Vede come gli si accuccia davanti per assicurarsi sia tutto apposto, Kosaku non risponde a quella domanda perché, in fondo, il dolore è solo leggero.. qualcosa che passerà in pochi istanti, soprattutto perché concentrato su altri pensieri che hanno completamente preso il sopravvento.
E il desiderio di dare un pugno sul naso a Grisia, dopo quella richiesta facciata, lo assale con prepotenza. Se puoi creare coperte e cuscini puoi anche crearti dei vestiti!!! Annuncia gridando, come sempre.. perché un tono calmo sembra non saperlo tenere, ma a farlo reagire così è soprattutto l'agitazione del momento. Mentre era via si era preparato ad affrontare Grisia, a resistergli.. ma aveva del tutto distrutto i suoi piani mostrandosi in quello stato. E magari creane anche per me, questa divisa è scomoda!! Non si trattiene dal cercare di non sfruttarlo, già che c'è può approfittare della situazione.. sperando che l'elfo assecondi la sua richiesta e il suo volere.
E poi comunque io devo accendere il fuoco. Non è una buona scusa per qualcuno che controlla quell'elemento. Si avvicina perciò al giaciglio creato dall'elfo, senza però stendercisi sopra, ammucchia la legna che ha preso poco distante da esso e, accatastandola per bene, le da fuoco assicurandosi di tenerne un po' da parte per poterlo alimentare man mano che il tempo passa.
I suoi occhi non sfiorano più la figura di Grisia, nemmeno per assicurarsi si sia vestito. E' ingiusto e illegale, avrebbe dovuto lasciarlo in quella cella.. non per i crimini che ha commesso, ma per via di quel suo fascino.
Come ti senti, comunque? Le ferite rimangono evidenti su quella pelle, fin troppo anzi, non che stonino.. ma diciamo che è preoccupato anche se cerca di non darlo a vedere e, inoltre, fanno salire in lui il desiderio di uccidere il colpevole.
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Un'altra delle sue palesi avance va a vuoto, ma l'elfo sembra comunque contento delle reazioni brusche dell'altro, chiara dimostrazione secondo lui di aver centrato il punto dolente. Sa anche di aver quasi passato il limite e di rischiare sul serio di essere picchiato, ma...Certo che posso. Risponde candidamente. Ma era più romantico se accettavi anche così. Si alza in piedi ed indica quel gran pezzo di gioiello che è il suo corpo, poi scrolla le spalle e detto fatto schiocca le dita e sul corpo di entrambi compaiono dei caldi vestiti foderati, adatti a stare a quell'altitudine con certe temperature. Gli si siede poi accanto, con grande disinvoltura per uno che dovrebbe essere bloccato a letto dal male. Mi fa male ovunque ma riesco a muovermi... Si massaggia una spalla con una smorfia sul volto. So che ora sei arrabbiato, ma grazie di essere venuto a salvarmi Kosaku. Risponde infine guardandolo di lato, è sincero e per una volta SEMBRA non avere ulteriori intenzioni a parte esprimere davvero cosa prova. Allunga semplicemente le mani verso il focherello e non si spreca nemmeno di curarsi con un incanto, la cosa si nota visto che le sue mani ed il collo sbucano sotto i vestiti come particolarmente messi male. . -
+1 .Un leggero sospiro gli scivola dalle labbra udendo le parole dell'altro. Non dice nulla, non ne trova la ragione e non ha neanche voglia di litigare con lui.. è semplicemente felice di indossare abiti comodi ma soprattutto che lui sia libero anche se mai lo ammetterà ad alta voce, ne va del suo orgoglio.
Con tranquillità accende il fuoco sedendosi poi sull'ammasso di cuscini e coperte create da Grisia, è una fortuna possa usare i suoi poteri altrimenti avrebbero dovuto dormire sulla dura e fredda roccia, cosa che non augurava a nessuno avendo già provato l'ebrezza. Non sono arrabbiato chiarisce. Se ha alzato la voce è per l'agitazione del momento se lo fossi ti avrei già preso a pugni, lo sai.. aggiunge lanciando una fugace occhiata all'elfo ora seduto al suo fianco.
Sospira di nuovo sollevando completamente il viso, punta gli occhi su di lui e rimane a fissarlo per qualche istante in totale silenzio. Non devi ringraziarmi, non per una bazzecola simile.. agita una mano con disinvoltura, come se la cosa non gli avesse portato via un sacco di tempo, tra il trovare quel luogo, pensare a come introdurcisi e riuscire a portare a termine il suo obiettivo.
Ha passato dei giorni persino senza chiudere occhio per riuscirvi e, diciamolo, è contento che le cose siano andate come aveva pianificato più o meno. Se ti fanno male, comunque, dovresti provare a curarle.. puoi farlo, no? Con la tua magia.. lo osserva chiedendosi perché ancora non lo abbia fatto. Si muove come se nulla fosse ma è chiaro che sta soffrendo e a Kosaku non piace l'idea che ciò accada. E poi.. come hai fatto esattamente a levarti quella catena?? Domanda che gli sorge spontanea, curiosità che lo attanaglia da quando lo ha visto.. -
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Il tepore della fiamma presto scalda l'ambiente angusto della grotta grazie anche ad un piccolo aiuto da parte della magia, ma non c'è posto più caldo e comodo dell'ammasso di cuscini e coperte dove ora sta Kosaku. Grisia si stringe nelle spalle cercando di scaldarsi e dimenticare il freddo nelle ossa che gli è entrato per colpa della permanenza in cella, così resta vicino al fuocherelo per il momento. Pensavo non l'avesi fatto perché eri preoccupato per la mia salute... Risponde facendo spuntare sotto quella massa di capelli biondi ribelle un sorrisetto.
Ne ricambia lo sguardo, ma questa volta sorride in un modo più sincero che fa riaffiorare quel vecchio lui, con un movimento si sposta a sua volta fra i cuscini e cerca di passare una mano attorno alle spalle dell'angelo. Voglio farlo perché non saprei proprio come avrei fatto di nuovo senza di te, ma avevo fiducia in te. Sorride e posa la testa sulla sua spalla godendosi finalmente un po' di calore, quello del contatto. Sei così tiepido... Chiude gli occhi e sembra raggomitolarsi come un grosso gattone infreddolito a contatto con l'altro. Poi ne apre solo uno di occhio e lo muove in ver a degli occhi azzurri altrui prima di rispondere. Posso, ma non ora...la mia riserva di energia deve ancora ricaricarsi completamente. Risponde mentre con una mano disegna nell'aria l'immagine di un vaso semivuoto. Ho usato un cerchio magico, è un metodo comodo per sorridere metalli magici. Alza ancora una volta la mano ed indica i rimasugli di quel disegno imponente ancora presenti sul terreno della grotta. Ho aspettato che la catena si sbriciolasse.. -
+1 ....Ti piacerebbe. Gli viene spontaneo rispondere a quel modo dopo quella piccola frecciatina che gli viene rivolta. Grisia ha centrato il punto ma l'orgoglio impedisce a Kosaku di dire la verità, neanche volendo la esprimerebbe.. non in quel frangente, gli viene semplicemente impossibile. Forse prima, quando la situazione era più critica avrebbe anche potuto ammetterlo, ora però sente che le cose stanno pian piano tornando come quando erano insieme, prima di essere separati, e ciò è abbastanza confortante da farlo rilassare e tornare ad essere quello di sempre.
Non si oppone a quel contatto, non cerca di allontanarlo o impedirglielo, forse perché sa, sente che Grisia ne ha bisogno.. ma rimane impassibile, come se la cosa non lo toccasse minimamente. E' una fortuna potessi usare certi trucchetti anche con quel coso addosso.. commenta osservandolo.
Butta un bastone nel fuoco, lo vede ardere in pochi istanti, mentre il tempo all'esterno non fa che peggiorare. Per quanto calde quelle fiamme non sono sufficienti per riscaldare abbastanza la grotta in cui si trovano. Osserva Grisia, poi si volta e afferra una delle coperte piegate poco dietro di loro. La disfa con un gesto rapido della mano e gliela mette sulle spalle, gesto forse troppo premuroso da parte di Kosaku, ma è davvero preoccupato per le condizioni dell'elfo, non vorrebbe si prendesse chissà quale malanno anche a causa di quella sua folle idea: spogliarsi con una rigidità simile.. era assurdo. Credo sia il caso che mangi qualcosa.. commenta all'improvviso prendendo un sacchettino che si stava portando appresso da.. quando aveva iniziato la missione di soccorso non è molto ma sempre meglio che rimanere a digiuno lascia la presa sull'oggetto quando questo è sopra le mani dell'elfo, affinché possa mangiare con tutta tranquillità.
L'angelo è abituato a non mangiare per questo dona tutta la porzione a Grisia ritenendo ne abbia maggior bisogno rispetto a lui e poi dormi! Aggiunge guardandolo con la coda dell'occhio alimentando ancora una volta le fiamme, ora più che mai è evidente quanto tenga all'elfo, abbastanza da preoccuparsi totalmente per lui.. -
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Non commenta oltre, sa di aver centrato il punto e gli basta consolarsi tutto contento tre se e se, conscio delle abitudini dell'amato di non esprimere a parole ciò che prova. Presto il discorso sfuma e si perde nelle fiamme scopiettanti del loro piccolo fuocherelo, lasciando spazio ad un momento di quella che si potrebbe definire tenerezza. È solo un tipo di magia diverso rispetto a quella che si usa comunemente. Fa una piccola pausa e deglutisce a vuoto. È stata una loro negligenza non pensare che potessi conoscerla. Risponde cercando di essere più chiaro e meno logorroico possibile. Intanto la coperta gli arriva senza preavviso sulle spalle e gli occhi azzurri dell'elfo si spalancano in momentanea sorpresa che sfocia velocemente in un caldo sorriso. Farebbe per ringraziare ma rimane lì con in mano il cibo e la faccia di chi è quasi senza parole. Grazie... Dice con tono sincero osservando Kosaku, poi si alza e gli posa le labbra sulla guancia, quella a lui più vicina, lasciando un piccolo bacio carico di sentimento. . -
+1 .Fa un cenno con il capo neanche voglia far intendere che ha compreso ciò che gli sta dicendo, senza rispondere. Il tempo passa, decide di prendersi cura di Grisia, anche se un po' a modo suo, senza mostrarsi troppo gentile ma al contempo compiendo quei gesti che di solito non fa. Lo copre, assicurandosi stia al caldo, gli da da mangiare, dandogli la possibilità di recuperare le forze, e si occupa del fuoco in modo tale che la luce non smetta di illuminare quel loro angolo e, soprattutto, di dare sollievo ai loro corpi infreddoliti. Kosaku sopporta bene anche le temperature troppo basse, per via di quello che ha passato ci ha fatto il callo a certe cose, ma dubita che lo stesso si possa dire di Grisia, o forse sì..? Poco importa, ciò che gli preme sapere è che sia al sicuro e stia bene, poi il resto passa in secondo piano.
Gli occhi azzurri sono ancora posati su quelle accecanti lingue di fuoco che danzano dinnanzi a loro e, quel bacio carico di sentimento, riesce a smuovere la sua anima più di qualsiasi altra cosa o gesto fatto fino a quel momento dall'elfo. Gli occhi si sbarrano, per la sorpresa, le gote si arrossano un po' per via delle sensazioni che lo hanno pervaso in un attimo, senza dargli il tempo di prepararsi a dovere.. e borbotta qualcosa sisi, ok.. ma muoviti a mangiare.. si stringe nelle spalle, cercando di non mostrare la sua felicità, i suoi sentimenti che traboccano, ormai da lui, da ogni suo gesto ed espressione.. perché in fondo non riesce più a rimanere impassibile se Grisia si comporta in quel modo.. -
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È un rossore improvviso quello che nasce sulle guance di Kosaku e tutto accade mentre per Grisia il mondo sembra procedere al rallentatore. Gli sembra di non sentire più il freddo sulla pelle o il vento carico di neve che continua a ruggire fuori dalla grotta finché non si ricorda di avere davvero fame, lo stomaco brontola sonoramente rompendo forse quella situazione di stallo con lui lì fermo e la sua faccia da pesce lesso. Arrossire a sua volta ed abbassa lo sguardo sul cibo, apre il sacchetto e tira fuori le loro poche provviste sentendosi in colpa di starsi per mangiare qualcosa tutto solo. Porta alla bocca silenziosamente un boccone ma si ferma prima che questi tocchi le labbra, sospira ed infine lo abbassa. Si solleva un poco e libera la mano che rapida corre dietro al collo di Kosaku, sente il soffice dei suoi capelli prima di baciarlo di nuovo, questa volta come fanno gli amanti. Quanto ti amo.. È un sussurro quasi la frase che pronuncia prima di finire in apnea. . -
+1 .Gli sembra d'essere finito in una bolla che tiene distanti i rumori, un luogo privato e unico.. solo per lui e Grisia. Come sia possibile ancora non lo capisce, ha smesso di porsi domande del genere sapendo bene che non troverà mai una risposta soddisfacente. Gli occhi sono ancora puntati sul fuoco, attratti da quella luce, dal quel calore, dal suo movimento, tanto che non si accorge di quel che accade.. fino a quando le sue labbra non tornano in contatto con quelle dell'elfo in un bacio più profondo rispetto al precedente, molto più casto e dolce. Si lascia trasportare dalla sensazione che lo pervade, la sua mente si annebbia portandolo a concentrarsi, sull'attimo, solo sul compagno.. come se al mondo non esistesse nessun altro se non loro.
E' come se il tempo si fosse fermato, permettendo loro di godersi ogni singolo istante istante, ogni contatto che vi è tra loro. Si allontana, mentre quelle parole echeggiano dentro la sua mente e, con fare impacciato, solleva lo sguardo verso di lui, si specchia in quegli occhi che tanto adora, borbottando un ti amo anch'io che, per quanto il tono sia basso sembra rimbombare nel silenzio di quella grotta, di quella tana che li protegge dalle intemperie.
Solo successivamente si rende conto di quello che ha detto e, afferrando il pezzetto di cibo che aveva preso prima Grisia, lo solleva mettendoglielo direttamente in bocca, senza dargli modo di evitarlo ti ho detto che devi mangiare!!! Cerca di focalizzare il discorso su altro e non su ciò che si è appena fatto sfuggire in un attimo di debolezza, non che sia la prima volta che glielo confessa ma di certo non è molto usuale sentirgli dire certe cose.. -
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È un momento magico dove ci sono solo loro due e nient'altro, esiste solo il sapore della bocca dell'altro ed il suo odore intenso e allo stesso tempo piacevole. Si perde negli occhi che appaiono per poco così indifesi, dolci del suo angelo ed il cuore gli perde un battito, il cervello fatica per ad elaborare ciò che ha realmente sentito e l'elfo rimane per un interminabile secondo a fissare Kosaku con una faccia da pesce lesso, chiaramente incredulo. È probabilmente solo il pezzo di pane che si ritrova in gola a salvare l'altro dalle sue grinfie, si piega in due tossendo ed ingoiando a fatica quell'unico pezzo di cibo che tocca da giorni. Ma non ne vuole altro perché si lascia cadere follemente con la testa in grembo a Kosaku borbottando qualcosa, cerca di nascondere il volto con i capelli per nascondere l'imbarazzo. Sono così felice che potrei morire. Biascica andando a nascondersi ulteriormente, spingendo il naso come un gatto nei vestiti altrui. Non sa contenere una tale gioia. Dillo di nuovo... .
Prison |
