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Il demone spostò il volto di lato, evitando accuratamente il sorriso altrui che gli ricordava fin troppo bene i propri metodi drastici usati poco tempo prima. La necessità l'aveva spinto a fare una cosa più da soldato che da futuro marito e ora che lo comprendeva se ne vergognava.
Si voltò per guardare Asaki alzarsi, osservandolo con grande apprensione. -Penso io al cibo.- Acconsentì sollevandosi in piedi a sua volta. -Tu resta qui e se c'è qualche problema ti prego di farmelo sapere.- Saitou tenterebbe così di lasciare un lieve bacio sulla guancia del promesso prima di uscire dalla caverna alla ricerca di cacciagione e altre cose.
Prese una lepre per le orecchie e della frutta da un albero, poi cercò delle bacche particolari senza allontanarsi esageratamente dalla grotta.
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Con il sorriso salutò il futuro consorte osservandolo mentre lasciava la grotta.
Rimase fermo, seduto su quell'amaca lasciando che lo sguardo percorrere ogni parete e centimetro di quel luogo. I disegni stilizzati gli strapparono un leggero risolino prima che decidesse ad alzarsi ed uscire un attimo per recuperare un po' di legna. Non impiegó molto tempo, una volta tornato all'interno l'accastó in un angolo e pronunciando poche parole in elfico appiccó il fuoco abbandonandosi di nuovo su quel dondolante giaciglio.
Gli occhi puntati sulle fiamme, la mente proiettata in ricordi tristi ed angoscianti: aveva detto a Saitou che doveva essere forte ma ci sarebbe riuscito lui? Possedeva la determinazione sufficiente per quell'impresa che li attendeva? Non ne era affatto sicuro. Si sentiva così debole, così inutile in quel frangente ma sapeva anche che autocommiserarsi in quel modo non avrebbe portato a nulla di buono.
Se non possedeva la forza necessaria, l'avrebbe trovata e fatta sua in qualche modo!
Cullato dal calore e dal movimento danzante delle fiamme, le palpebre si fecero pesanti e prima ancora che se ne rendesse conto crollò in un profondo sonno.
Fu un rumore improvviso a destarlo. Con gli occhi ancora pesanti guardò il demone e accennò un sorriso -sei tornato..- constatò felice. -Spero tu non abbia preso solo della carne..- commentò. Asaki amava gli animali per questo era restio a cibarsi di loro, insomma era vegetariano e in quanto tale si nutriva solo con verdure e frutta, da che ne aveva memoria.
Si sollevò posando i piedi sul terreno freddo e umido e si alzò accostandosi al demone che subito abbracciò.
Un contatto che non riuscì a trattenere, come se ne sentisse la necessità -bentornato. Cosa ne dici di mangiare?- L'espressione risultava calma tanto quanto il sorriso che gli rivolse.
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Mentre ritornava alla grotta il povero coniglio perlosetto che il demone cattivo teneva per le orecchie continuava a scalciare e dimenarsi per potersi allontanare e mettere in salvo. Purtroppo l'unica cosa che ottenne il povero animale fu una serie di occhiatacce e pure qualche minaccia concreta. -Zitto erbivoro o ti trasformo in uno stufato subito.- Occhiate poco simpatiche volarono dai rossi occhi del coniglio a quelli purpurei di Saitou ancora mentre varcarono la soglia scrosciante del nascondiglio.
Immediatamente il volto del demone si distese, abbandonando quell'espressione arcigna per sorridere con calore al promesso. -Ti sei addormentato.- Fu una constatazione accompagnata da un sorriso divertito.
Non si sottrasse all'abbraccio, ma dovette abbandonare quel sacco pieno di frutti e bacche sul primo mobile a caso più vicino. Strinse forte con il braccio libero Asaki, godendo del suo tepore. -Prendi.- Disse dopo un po', passandogli il coniglietto ancora tenuto per le orecchie. Non aggiunse altro, perché nessun demone in vero potrebbe ammettere a voce alta di aver fatto un gesto gentile come portare un regalo.. qualcosa per far star meglio l'amato. -Ho portato bacche e frutti, mi affido a te che sei l'esperto per cucinare.- Un mezzo sorriso gli piegò le labbra mentre con la mano ora libera tentava di accarezzare dolcemente la guancia altrui.
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quando venne richiamato all'ordine, Asaki sciolse l'abbraccio accogliendo il piccolo batuffolo bianco sulle proprie mani, protese in avanti affinché le zampe poggiassero su una base più o meno solida. L'animaletto prese subito in simpatia il giovane elfo, muovendo il nasino proprio quando il ragazzo gli accarezzò la testa tra le lunghe orecchie. -Com'è carino! Anche se non va bene prenderli in quel modo- commentò scusandosi con il batuffolo per il trattamento poco gentile di Saitou.
Si soffermó a fare quattro chiacchiere con il coniglio, tenendo all'oscuro il demone dell'argomento anche se sembrava lo stessero prendendo in giro, come se fosse lui il protagonista di quell'accesa chiacchierata.
-Hai preso un sacco di cose..- tornò a rivolgersi il promesso sposo, posando l'animale a terra così da poter afferrare il sacco e inventarsi qualcosa per la cena di quel giorno.
Perse pochi minuti in riflessione e solo quando ebbe le idee chiare si mise al lavoro. -Com'è la situazione là fuori?- Domandò all'improvviso. Sperava che fosse tutto tornato alla normalità, sapeva che da qualche parte si celava un grande pericolo ma finché esso non giungeva a loro, poteva avere la falsa speranza di riuscire a trovare una soluzione prima che fosse troppo tardi.
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168 replies since 4/2/2014, 22:30 771 views
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.Il demone spostò il volto di lato, evitando accuratamente il sorriso altrui che gli ricordava fin troppo bene i propri metodi drastici usati poco tempo prima. La necessità l'aveva spinto a fare una cosa più da soldato che da futuro marito e ora che lo comprendeva se ne vergognava.
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